tautologia
tautologìa s. f. [dal gr. ταὐτολογία, comp. di ταὐτο- «tauto-» e -λογία «-logia»]. – 1. a. Nella logica formale classica, termine usato per qualificare negativamente ogni proposizione la quale, proponendosi di definire qualcosa, non faccia sostanzialmente che ripetere nel predicato ciò che già è detto nel soggetto. Nell’uso non strettamente filosofico, ragionamento, espressione, termine o altro elemento linguistico che sostanzialmente ripete quanto già detto e significato in un’altra espressione o con un altro termine o elemento: questa non è una spiegazione, è solo una t.; un tipico esempio di t. onomastica è il toponimo Mongibello, formato con mon(te) e l’arabo ǧebel, che anch’esso significa «monte». b. Nella logica matematica, e più precisamente nel calcolo delle proposizioni, ogni formula che risulti sempre vera, qualunque siano i valori di verità assegnati alle lettere che compaiono nella formula stessa: per es., «p o non p», «p implica p». 2. Nella retorica classica, sinon. di perissologia (che ha, peraltro, sign. più generico).