tavolino
s. m. [dim. di tavola, tavolo]. – 1. Mobile costituito da un tavolo di piccole dimensioni, adibito a usi diversi: i t. all’aperto di un caffè; t. da tè; t. da lavoro, soprattutto per lavori femminili; t. da gioco, per giochi tra pochi giocatori (anche assol., nel prov. a tavolino si conosce il galantuomo); t. da notte, sinon. meno com. di comodino; t. parlante, il tavolo leggero, a tre gambe, usato nelle sedute spiritiche come mezzo di comunicazione tra gli spiriti e il medium e gli altri intervenuti. Con uso assol., il tavolo su cui si studia o si svolge un lavoro intellettuale: stare a t., studiare, lavorare intellettualmente, e passare la notte, ore e ore a t.; lavoro di t., lungo e paziente, anche se non geniale; e con valore spreg. o limitativo, nelle locuz. agg. o avv. da tavolino, a tavolino, per sottolineare l’eccessiva astrattezza e teoricità, la non considerazione delle situazioni oggettive, reali e concrete: uno stratega, un politico da t.; fare la guerra a t.; questo non è un problema da risolvere a tavolino! Nel linguaggio sport. (per es. nel calcio), vittoria a t., vittoria non ottenuta sul campo ma assegnata mediante verdetto (per squalifica dell’avversario o per altro motivo). 2. Nel microscopio ottico, il supporto sul quale si pone l’oggetto da osservare. ◆ Dim. tavolinétto; spreg. tavolinùccio; pegg. tavolinàccio.