tavolo
tàvolo s. m. [der. di tavola]. – 1. Forma ormai più com. e spesso esclusiva, soprattutto fuori di Toscana, per tavola nel sign. di «mobile» (ma tavola è esclusivo per la tavola da pranzo, fuorché in usi generici come un prezioso t. del Cinquecento, comprare un t. nuovo per il tinello, e in relazione a ristoranti e trattorie in frasi come prenotare un t. per otto al ristorante, e sim.): t. di o da cucina; t. da lavoro, da stiro; t. operatorio (v. operatorio), t. anatomico, per la dissezione anatomica; t. da gioco o anche t. verde, per giochi di carte e altri giochi d’azzardo (un t. rotondo da poker, il t. della roulette, lanciare i dadi sul t., rovinarsi al t. verde; ma soltanto tavola nelle espressioni mettere le carte in tavola e tavola reale); t. e più spesso tavolino per gli scacchi, per la dama, per il domino; t. da ping-pong (v. ping-pong, il cui nome ufficiale ital. è appunto tennis da tavolo). 2. Sign. e usi tecn. particolari: a. T. da disegno, tavolo costituito di un piano inclinabile sorretto da un cavalletto e sul quale sono in genere montati un lume orientabile, un tecnigrafo ed eventualmente altri apparecchi impiegati nel disegno tecnico. b. Tavolo di comando, o di manovra, tavolo attrezzato con i dispositivi necessarî per il comando a distanza di apparecchiature varie (per es., dei dirigenti il movimento di stazioni ferroviarie, degli operatori di centrali elettriche, ecc.). c. T. di commutazione, in telefonia, apparecchiatura che univa diversi strumenti (chiavi bicordi, monocordi, cronoscopî, lampade di segnalazione, ecc.) e che permetteva la commutazione manuale, ora sostituita da dispositivi automatici. d. In cinematografia, t. di montaggio, sinon. non com. di moviola; t. verticale per trucchi, impianto per la realizzazione di trucchi di disegno e di posizione, simile a una titolatrice verticale. 3. Con uso fig., nel linguaggio politico e giornalistico, il termine, per lo più seguito da un complemento di specificazione, indica il luogo (ideale), l’occasione d’incontro tra gruppi politici, parti sociali, rappresentanti di organismi istituzionali, e sim., per trattare, per cercare un accordo su questioni di urgente risoluzione: t. di mediazione; t. della giustizia (per t. delle regole, v. regola, n. 1 c). Anche, l’incontro, la trattativa in sé: il t. si farà tra una settimana, e sedersi al t., cominciare a trattare. ◆ Dim. tavolino (per accezioni e usi partic., v. tavolino); accr. tavolóne; pegg. tavolàccio (v.).TAV.