tecnodipendente
s. m. e f. Chi non può fare a meno degli ultimi ritrovati tecnologici. ◆ Come vede il futuro? «Bene, perché?». Be’, c’è chi vede tutto nero, un mondo di tecnodipendenti da Bill Gates e pochi altri grandi fratelli. Lei non dovrebbe amarli troppo... «Non ho nessuna di queste fobie. Chi fa buoni prodotti di solito ha ragione» [Leonardo Chiariglione intervistato da Rocco Cotroneo]. (Corriere della sera, 12 gennaio 1998, CorrierEconomia, p. 3) • «L’idea è quella di fare un’ironia lunare – spiega la [Angela] Finocchiaro – inserendola in monologhi che sono una sorta di storia contemporanea. I testi di [Stefano] Benni infatti sanno far sorridere parlando delle fobie di oggi. In Benneide c’è il nevrotico tecnodipendente e la famigliola che vuol fare ad ogni costo le vacanze ecologiche, ma essendo totalmente impreparata combina un sacco di danni». (Roberto Incerti, (Repubblica, 15 novembre 2001, Firenze, p. X) • La vita degli adolescenti di oggi è spesso caratterizzata dall’utilizzo in modo intensivo dei media digitali. Purtroppo molti finiscono per non sapersene staccare, diventando dipendenti. Non solo: un giovane su cinque fra i «tecnodipendenti» è anche affetto da un disturbo della personalità. (Daniele La Barbera, Corriere della sera, 22 ottobre 2006, p. 57, Salute).
Composto dal confisso tecno- aggiunto al p. pres. e agg. dipendente.