tecnofinanza
(tecno-finanza), s. f. La finanza che prospera grazie alle nuove tecnologie. ◆ Nell’insieme la nuova «tecnofinanza» ha magicamente moltiplicato la liquidità (con valori inventati e finanziati a debito), ha tra l’altro indirettamente finanziato il «miracolo» quasi istantaneo della globalizzazione. (Giulio Tremonti, Corriere della sera, 21 settembre 2007, p. 52, Commenti) • Nel ’29 la crisi fu causata dalla vertiginosa lievitazione dei valori di Borsa in assenza di controlli pubblici; questa crisi è stata provocata dalla salita-caduta dei valori immobiliari sempre in assenza di controlli pubblici perché l’operatività della nuova tecno-finanza globale si è sviluppata fuori dalle giurisdizioni nazionali. (Roberto Mania, Repubblica, 17 marzo 2008, p. 12, Politica) • La stessa bruciante sconfitta della Malpensa viene assimilata come alimento del rimpianto e del rancore, per ribadire il luogo comune di un Nord impoverito e taglieggiato dalla «canaglia romana», dove a cavarsela sarebbero solo i big della «tecnofinanza» (formula Tremonti) e gli immigrati. (Gad Lerner, Repubblica, 15 aprile 2008, p. 1, Prima pagina).
Composto dal confisso tecno- aggiunto al s. f. finanza.