telecamera
telecàmera s. f. [comp. di tele- e camera]. – Apparecchiatura che, in un sistema di televisione, effettua la ripresa dell’immagine da trasmettere, trasformando le differenze d’intensità luminosa tra i diversi elementi dell’immagine in variazioni di tensione elettrica: queste costituiscono il segnale video, che viene inviato, mediante un collegamento in cavo coassiale, dalla telecamera alle successive apparecchiature di trasmissione. Strutturalmente, è costituita da una parte ottica costituita da un obiettivo zoom (più anticamente da più obiettivi di diversa lunghezza focale) e da varî dispositivi elettronici (per la messa a fuoco, per la regolazione della luminosità, ecc.) tra i quali anche un mirino elettronico (un piccolo cinescopio alimentato dal segnale video) per il controllo dell’inquadratura. In partic., t. professionale o da studio, per le riprese di trasmissioni televisive di lunga durata, montata su un robusto treppiede o su un complesso meccanico snodato semovente; t. portatile, che viene appoggiata sulla spalla dell’operatore o (nel caso di t. compatta) può essere tenuta in mano come una semplice macchina fotografica. Il termine è usato anche per indicare sia l’apparecchiatura di ripresa dei videoregistratori, sia quella fissa di sistemi televisivi di controllo a circuito chiuso.