tenda
tènda s. f. [lat. mediev. tenda, der. di tendĕre «tendere»]. – 1. Telo di tessuto o di altri materiali, di dimensioni e forme varie, che si stende sopra o davanti a qualche cosa per ripararla dal sole, dalla pioggia e dalle intemperie, o per impedirne la vista: la statua, in attesa dell’inaugurazione, era ricoperta da una t.; sul palco del teatro all’aperto era stata tesa una grande t.; t. da sole per spiaggia. In partic.: a. Telo di tessuto usato nell’arredamento interno di ambienti varî per riparare finestre e altre aperture dalla luce e dalla vista dall’esterno, o anche per rivestire porte, accessi, pareti: tende di cotone, di lino, di canapa, per finestre (chiamate anche tendine se corte e applicate sui vetri); chiudere un passaggio, rivestire la porta d’ingresso con una pesante t. di velluto; t. alla veneziana, costituite da strisce laminari di metallo o di plastica disposte orizzontalmente e orientabili; t. arricciate o a festoni, a rullo, a pannelli, a strisce verticali; tende da doccia e da vasca (di materiale plastico); aprire, alzare, scostare la t. o le t., e chiudere, abbassare, tirare la t. o le tende. b. Telo pesante collocato o montato in vario modo all’esterno di finestre, in logge e balconi, sopra vetrine di negozî, ecc., per attenuare il calore e la luce del sole, e a volte come riparo dalla pioggia (chiamato anche tendone, v.). c. Nell’allestimento navale, riparo di tela olona, sostenuto con draglie a robusti candelieri e tesato con cavi, disposto in semplice o doppio ordine, a protezione dei ponti scoperti e delle murate delle navi contro il sole e la pioggia. Ponte tenda, nella costruzione navale, sovrastruttura leggera, costituita da un ponte sostenuto semplicemente da montanti e puntelli; navi a ponte t., le navi munite di un ponte di questo genere, usate nei traffici dei passeggeri per viaggi di breve durata, o in mari tropicali. 2. a. In etnologia, specie di padiglione facilmente smontabile e trasportabile, usato come abitazione dai popoli nomadi, costituito da un’armatura in elementi di legno o anche, nelle regioni artiche, formati con ossa di grandi animali, e da una copertura fatta di teli di tessuto o di pelli di animali, di forme e dimensioni diverse: a cupola (nelle zone aride dell’America Settentr.), conica (degli Indiani delle praterie), cilindro-conica (nell’Asia centr.), a tettoia (nelle zone aride dell’Asia e dell’Africa, ecc.). b. Riparo mobile di forma, grandezza e materiali varî secondo le diverse utilizzazioni, costituito da uno o più teli, variamente collegati e uniti tra loro, costituiti da un fitto tessuto di cotone impermeabilizzato o di nailon o di altre fibre sintetiche, o anche da semplice materiale plastico, impiegato soprattutto per usi militari, per ricoveri e servizî di emergenza, per usi turistici e sportivi: t. quadrate, rettangolari, coniche, canadesi; t. militari; t. da campo, da campeggio; t. per alpinismo (t. a doppio tetto, t. isotermiche); alzare, montare la t.; piantare le t., attendarsi, e in senso fig., piantare le t. in un luogo, a casa di qualcuno, stabilirvisi, fermarvisi troppo a lungo, soprattutto approfittando dell’ospitalità; levare le t., smontare le tende e disfare l’accampamento, e in senso fig. andarsene in fretta, ritirarsi. Talora usato come sinon. di tendone (nel sign. 1 b): la t. del circo; per il teatro tenda, v. teatro, n. 1 a. 3. Nelle costruzioni edilizie, copertura a tenda, copertura di ampî spazî o ambienti costruita con cemento armato, elementi laminari metallici o di resine sintetiche, o con altri materiali rigidi, che ha la forma tipica delle tende di tessuto, ed è sostenuta da funi e tiranti di metallo. 4. In medicina, t. a ossigeno, apparecchiatura per l’ossigenoterapia al letto del malato, consistente in una tenda di plastica o di tessuto gommato impermeabile al gas: ha lo scopo di favorire una miscela respiratoria arricchita di ossigeno, ma non composta esclusivamente di questo; concepita per il trattamento delle insufficienze respiratorie di competenza medica e chirurgica (forme polmonari acute, chirurgia dei polmoni, del cuore, dei grossi vasi, ecc.), attualmente il suo impiego è limitato pressoché esclusivamente al campo pediatrico. ◆ Dim. tendina, anche con accezione partic. (v. la voce); spreg. tendùccia; accr. tendóne m. (v.); pegg. tendàccia.