tendenza
tendènza s. f. [der. di tendere]. – Disposizione e inclinazione, sia naturale e spontanea, sia acquisita e consapevole, verso un determinato modo di sentire, di comportarsi e di agire: quella ragazza ha una certa t. alla malinconia; avere, o non avere, t. per la musica, per la pittura, per la matematica; un ragazzo che ha scarsa t. allo studio; ha una forte t. al bere; avere brutte t.; per t. a delinquere, v. delinquere. Anche orientamento, indirizzo ideologico, corrente che si determina all’interno di un movimento o di un fenomeno politico, sociale, artistico, culturale e sim.: tutte le t. del partito sono rappresentate nel congresso; t. di destra, di sinistra; le t. estremistiche di alcuni gruppi; nella pittura del secondo Novecento prevale la t. astratta. Nella locuz. di tendenza, alla moda, in grado di condizionare le scelte e i gusti del pubblico: un locale di t., abbigliamento di tendenza. Con riferimento a cose, fatti, situazioni, disposizione a evolversi o modificarsi in un dato modo: un legno che ha la t. a piegarsi; osservare, seguire le t. della moda; tenere sotto controllo le t. del mercato (e la t. del mercato al rialzo, al ribasso; t. positive, negative, recessive, ecc.); in rapporto alle condizioni meteorologiche: il tempo è ancora incerto, con t. a migliorare; in partic., in meteorologia, t. barometrica, la tendenza della pressione atmosferica a crescere o diminuire in una certa zona (il suo accertamento è essenziale per le previsioni del tempo). Con sign. più astratto, in matematica, t. a un limite, la proprietà di una funzione, a una o più variabili, di ammettere un limite, finito o infinito, quando la o le variabili tendano a un dato valore (v. limite, nel sign. 3).