tenero /'tɛnero/ [dal lat. tener -a -um]. - ■ agg. 1. [di cosa, che si lascia tagliare, tritare e lavorare facilmente: legno t.; carne, insalatina t.] ≈ morbido. ↔ duro, rigido, sodo, (fam.) tosto. b. [di cosa, che cede alla pressione: plasmare con la t. creta] ≈ cedevole, molle, morbido, [di metallo] malleabile. ↔ duro, rigido, sodo, (fam.) tosto. 2. (fig.) [dell'età infantile, che è nella sua fase iniziale: nella t. infanzia] ≈ primo. ● Espressioni: tenera età [età infantile: essere in t. età] ≈ fanciullezza, infanzia. 3. (fig.) a. [di persona, carattere, ecc. e, anche, di gesto, sguardo, espressione verbale e sim., che è caratterizzato da sentimenti di affettuosità e tenerezza: una t. madre; avere un'indole t.; una t. occhiata, parole t.] ≈ affettuoso, amorevole, buono, dolce, soave. ↔ aspro, cattivo, duro, freddo, ostile. b. [di persona, carattere e sim., che è caratterizzato da inclinazione alla compassione, all'indulgenza: è troppo t. con chi sbaglia; avere un cuore t.] ≈ buono, compassionevole, indulgente, pietoso. ↔ cattivo, duro, inflessibile, rigido, rigoroso, severo. ↑ crudele, disumano, feroce, inesorabile, spietato. ■ s. m., solo al sing. 1. [parte tenera di qualcosa, spec. di sostanze commestibili: il t. del carciofo, dei cardi] ≈ tenerume, [di carni macellate] cartilagine. 2. (fig.) [sentimento amoroso tra un uomo e una donna, colto nelle sue prime manifestazioni: c'è del t. tra quei due] ≈ affetto, attrazione, feeling. ↑ passione.