tentennare
v. intr. [voce onomatopeica] (io tenténno, ecc.; aus. avere). – 1. Oscillare, di oggetto che non è ben fermo e quindi inclina ora da una parte ora dall’altra: un palo che tentenna, perché non è conficcato o fissato sufficientemente nel terreno; il tavolino tentenna, perché le gambe non sono perfettamente uguali o il piano su cui poggia è irregolare; ha un dente che gli tentenna, che sta per cadere; lungo qualche filare, erano nati i girasoli ... che tentennavano un poco quando passava il vento (F. Tozzi); prende la maniglia del paletto, per picchiare, e se lo sente t. in mano, schiodato e sconficcato (Manzoni); Guardo le teste dei brumisti Nel mezzo sonno Tentennare (Ungaretti); nell’infinito, con valore di sost.: con molto Tentennar di parrucche e cuffie alate (Parini); il tentennare del capo, di persona vecchia e tremolante (ma con valore causativo, t. il capo, muoverlo in qua e in là, anche volontariamente in segno di diniego o di sfiducia); camminare tentennando, con passo incerto, quasi barcollando. 2. fig. Essere incerto, indeciso, irresoluto: quando fu sul portico tentennava ad entrare in casa (Pea); oscillare tra opposte e diverse risoluzioni: ho cercato di convincerlo ma ancora tentenna; anche all’infinito con valore di sost.: dopo tanto tentennare finì col decidersi. ◆ Part. pres. tentennante, anche come agg., in senso proprio: un tavolo tentennante; e fig.: è ancora tentennante, non riesce a decidersi.