tenuta
s. f. [der. di tenere]. – 1. L’azione, il fatto, il modo e la capacità di tenere, nei varî usi e sign. (trans. e intr.) del verbo. In partic.: a. T. dei registri, dei libri o documenti contabili, in contabilità e computisteria, ma anche in altre attività comuni, il fatto e il modo di redigerli e conservarli secondo determinate norme. b. Nel pugilato, l’azione scorretta di stringere e trattenere l’avversario con le braccia impedendogli il movimento e quindi l’offesa, azione che l’arbitro interrompe con il comando separatevi! (per lo più espresso con il termine ingl. break!). c. T. di un suono, di una nota, nell’esecuzione musicale, il fatto di prolungarne e sostenerne la durata, con la voce o con lo strumento. Con sign. analogo, ma con valore intr., in fonetica, t. di un’articolazione, la sua durata, condizionata dagli organi e dal processo di fonazione. d. Nello sport, t. di un atleta, di una squadra, la loro capacità di resistere a uno sforzo, soprattutto in prove molto impegnative: dimostrare una buona t.; avere, non avere tenuta. Per analogia, e con sign. più ampio (in relazione al sign. 8 a e 8 b di tenere), il fatto di reggere, di resistere, soprattutto in situazioni difficili o competitive e con riferimento a istituzioni, al valore della moneta, e sim.: è stata assicurata la t. del governo, la t. del dollaro, ecc. e. Nel linguaggio marin., t. dell’ancora, la presa dell’ancora sul fondo; t. al mare, di una nave o imbarcazione, il modo come regge il mare. f. T. di strada, di un autoveicolo o motoveicolo, la capacità di rispondere ai comandi del guidatore, sia su un rettilineo sia in curva. g. Nella tecnica, con riferimento a una chiusura, a un recipiente, a un condotto, a una giunzione o un accoppiamento tra due elementi, la capacità di impedire il passaggio o la fuoriuscita di un fluido: una chiusura a perfetta t. d’acqua (anche a t. di petrolio, d’aria, ecc.); bisogna assicurarsi che la t. del serbatoio, o della conduttura, sia buona; una perfetta t. stagna. Analogam., riferito alla carrozzeria di un’autovettura, ne indica l’impermeabilità agli elementi esterni (acqua, ma anche polvere e vento). Dispositivi, organi di tenuta, e assol., come s. f., tenuta, dispositivi o organi che assicurano la tenuta di fluidi in pressione in giunzioni e accoppiamenti, come, per accoppiamenti mobili di macchine, le fasce e gli anelli (di materiali varî), i bossoli di t. e le t. a labirinto. Nelle costruzioni idrauliche, diaframma di t., parete di calcestruzzo, armata o no, costruita fino a una certa profondità nel terreno per creare una barriera al diffondersi delle acque nel terreno stesso. 2. a. La capacità di un recipiente, cioè la quantità di fluido che esso può tenere: la t. del serbatoio di gasolio è di 30 tonnellate. b. ant. Il contenuto di fino di una moneta. 3. a. ant. Possesso, proprietà: si ritornò a casa e riebbe la t. delle sue castella (Sacchetti); con sign. analogo a questo, nel linguaggio feudale tenuta sostituì lentamente nell’ultimo medioevo il termine investitura; gabella delle t., imposta sul valore dei beni aggiudicati in pagamento. b. Vasto possedimento rurale, comprendente più poderi e anche prati e boschi: andava a cavallo per le sue tenute. 4. Divisa, uniforme: un ufficiale in gran t., in t. di parata; t. di lavoro, di fatica; nello sport: t. di un calciatore, di un pugile, il suo equipaggiamento; già imbastivano i progetti per il prossimo ritorno nella palestra e in tenuta da ginnastica (Palazzeschi). ◆ Dim. tenutèlla, tenutina, solo come piccolo possedimento terriero.