teolib
(teo-lib), s. m. e f. inv. Chi si distingue per concezioni o atteggiamenti caratterizzati da un conservatorismo politico e religioso di impronta liberale. ◆ Chi sono i «teo-lib»? La definizione l’ha inventata di sana pianta uno degli intellettuali di punta di Forza Italia, Ferdinando Adornato, ed è il corrispettivo dei «teo-con», il movimento culturale nato da una costola dei «neo-con» americani e che ha accompagnato la vittoria di George W. Bush nelle elezioni americane di novembre. (Augusto Minzolini, Stampa, 19 febbraio 2005, p. 9, Politica) • «Torino Spiritualità» non esibisce profili teocratici, e neanche teo-con: il buon successo che si annuncia in termini di presenze e di interesse induce anzi a evocare una nuova figura ormai neanche più emergente, semmai dilagante. I pantheon si moltiplicano e diventano sempre più inclusivi, è l’ora del teo-lib: educato, colto, di buone letture, curioso di tutto, dal buddismo all’animalismo, dal cosiddetto «dialogo interreligioso» ai problemi di sempre della politica, affascinato dalle religioni e poco confessionale, il teo-lib sa benissimo come la «spiritualità» possa confinare con lo spiritismo, ma si tiene alla larga dalla pericolosa frontiera che lo separa dagli esoterismi New Age. Al massimo si concede un po’ di astrologia, ma senza esagerare. (Mario Baudino, Stampa, 21 settembre 2006, p. 25, Società e Cultura) • [tit.] Cari teodem e teolib da non ratzingeriano vi dico che i Dico sono il male minore [testo] […] i «teolib» di Forza Italia, tra le cui file milita il giovane amico deputato [Giuseppe] Cossiga, che in questo (ma credo solo in questo) la pensa come il padre (Mauro Franchi, Riformista, 3 aprile 2007, p. 2).
Composto dal confisso teo- aggiunto al s. m. e f. e agg. lib(erale), sul modello dell’ingl. neocon.