tepidezza
tepidézza (o tiepidézza) s. f. [der. di tepido: v. tiepido]. – Il fatto, la condizione di essere tiepido: la t. dell’aria, del clima, dell’acqua. Spesso, in senso fig., mancanza di entusiasmo, di passione, nell’agire e nel sentire: negligenza e indugio Da voi per tepidezza in ben far messo (Dante), degli accidiosi; la quale tepidezza nasce, parte per paura degli avversarii ..., parte dalla incredulità degli uomini (Machiavelli); anche freddezza di modi, per mancanza di cordialità o eccessivo ritegno: Tito, preso il suo Gisippo e molto prima della sua tiepidezza e diffidenza ripresolo, gli fece maravigliosa festa (Boccaccio); non gli sfuggì la t. dell’accoglienza.