termine /'tɛrmine/ s. m. [dal lat. terminus "limite, confine"]. - 1. (lett.) [spec. al plur., linea che demarca l'estensione di un territorio, di un paese e sim.: presso del Carnaro Ch'Italia chiude e suoi t. bagna (Dante)] ≈ confine, frontiera. 2. a. [con riferimento al tempo, ciascuno dei due momenti entro i quali avviene o può o deve avvenire o compiersi qualche cosa: mantenersi nei t. del tempo assegnato] ≈ limite. b. [anche al plur., il limite estremo di tempo entro il quale può o deve avere luogo un adempimento: fissare, anticipare, prorogare un t.; pagare, notificare un atto entro (o oltre) il t. stabilito] ≈ scadenza, Ⓣ (giur.) terminus. ● Espressioni: termine ultimo → □. ▲ Locuz. prep.: a termine [per un limitato periodo di tempo: contratto a t.] ≈ a tempo determinato. ↔ a tempo indeterminato. 3. a. [punto terminale di qualcosa: al t. della strada, del cammino] ≈ fine. ↔ inizio. b. [momento in cui qualcosa cessa di svolgersi: al t. del discorso, della partita] ≈ conclusione, fine. ↔ avvio, inizio, principio. ● Espressioni: avere termine → □; mettere (o porre) termine (a qualcosa) → □; portare a termine → □; volgere al termine → □. 4. (fig.) [stato, condizione a cui si giunge o si è giunti: l'operazione è ormai a buon t.] ≈ punto. 5. [al plur., valore che limita e regola lo svolgimento di un'azione e sim.: rimanere nei t.; oltrepassare i t.] ≈ limite. 6. [al plur., insieme di fatti che definiscono o caratterizzano una situazione: vorrei conoscere esattamente i t. della questione] ≈ dati, elementi. 7. (matem.) [elemento di un'operazione algebrica] ≈ ⇓ [di un'addizione] addendo, [di una frazione] denominatore, [di una moltiplicazione] fattore, [di una frazione] numeratore. 8. (ling.) [parola che designa univocamente un oggetto o un concetto, soprattutto in quanto faccia parte di una specifica terminologia: t. scientifici, filosofici] ≈ tecnicismo, termine tecnico. ⇑ espressione, parola, vocabolo, voce. ● Espressioni: fig., mezzi termini → □. ▲ Locuz. prep.: a rigor di termini [usando le parole nel loro significato più stretto] ≈ in senso stretto (o proprio), propriamente, stricto sensu. ↔ genericamente, in senso lato, lato sensu. ↑ impropriamente; a termini di (o della) legge [in conformità della legge: la questione va affrontata a t. di legge] ≈ giuridicamente, legalmente. ↔ illegalmente; in altri termini [esprimendo lo stesso concetto con parole diverse] ≈ in altre parole. ‖ cioè, ossia, ovvero, ovverosia; senza mezzi termini [usando parole decise, non attenuate o equivoche: rispondere senza mezzi t.] ≈ (fam.) a brutto muso, a chiare (o a tutte) lettere, apertamente, chiaramente, esplicitamente, francamente, (non com.) in volgare, ore rotundo. ↔ allusivamente, ambiguamente, a mezza bocca, velatamente. □ avere termine [di azione, evento e sim., giungere al termine] ≈ e ↔ [→ TERMINARE v. intr. (1. a)]. □ mettere (o porre) termine (a qualcosa) 1. [terminare un'impresa, un lavoro e sim.] ≈ chiudere (ø), concludere (ø), finire (ø), portare a termine (ø), terminare (ø), ultimare (ø). ↔ avviare, intraprendere (ø), porre mano. 2. [fare terminare, riferito a una lite, una disputa e sim.] ≈ appianare (ø), dirimere, mettere (o porre) fine, risolvere (ø), sedare (ø). ↔ alimentare (ø), dare inizio. ↑ esacerbare. □ mezzi termini [parole, espressioni e sim., che non manifestano apertamente una volontà, un consenso o un rifiuto, spec. in espressioni negative: usare mezzi t.; rispondere senza mezzi t.] ≈ mezze parole. ‖ accenni, allusioni. □ portare a termine [eseguire qualcosa fino al suo compimento] ≈ e ↔ [→ TERMINARE v. tr. (1)]. □ termine ultimo [momento oltre il quale non è più possibile fare qualcosa] ≈ scadenza. □ volgere al termine [di evento, processo e sim., avviarsi alla conclusione: lo spettacolo volge al t.] ≈ (fam.) essere agli sgoccioli, volgere alla fine. ↑ concludersi, finire, terminare. ↔ avviarsi, cominciare, incominciare, iniziare, (lett.) principiare. [⍈ FINE, PARLARE]