terminus
〈tèrminus〉 s. m., lat. (pl. -i). – Termine, limite cronologico. È usato nella terminologia filologica, storiografica, giuridica, della critica letteraria e artistica, per indicare il termine estremo del determinarsi di un fatto o del decorrere di un effetto giuridico, soprattutto nelle espressioni t. a quo o t. post quem («termine da cui» o «dopo il quale»), il termine iniziale, la data a cui il fatto in questione è sicuramente o probabilmente posteriore (t. non ante quem, «non prima del quale», se il fatto è, per lo meno, non anteriore); t. ad quem o t. ante quem («termine a cui» o «prima del quale»), il termine finale, la data a cui il fatto è anteriore (t. non post quem, «non dopo il quale», se il fatto è, per lo meno, non posteriore). Più rara la locuz. t. intra quem, per indicare lo spazio di tempo entro il quale un determinato atto si deve compiere o un fatto si ritiene avvenuto.