termostato
termòstato s. m. [comp. di termo- e -stato]. – 1. Apparecchio che mantiene a temperatura costante un ambiente, in genere di limitata capacità, destinato all’esecuzione di particolari lavorazioni o esperimenti, alla conservazione di alcune sostanze, alla taratura di termometri o di altri strumenti, ecc.: è costituito in genere da un recipiente (in cui viene inserito il corpo di cui si vuole mantenere costante la temperatura) delle pareti ben isolanti termicamente e nel cui interno (ambiente termostatico) adatti artifici o dispositivi assicurano la costanza della temperatura a un determinato valore. Si distinguono: termostati a punto fisso, in cui l’ambiente termostatico è semplicemente una sostanza come il ghiaccio fondente caratterizzata da una temperatura costante, e t. a punto variabile, i più diffusi, nei quali si può variare, entro certi limiti, la temperatura dell’ambiente termostatico; a seconda poi che la temperatura sia normalmente maggiore, oppure minore, dell’ambiente esterno, si hanno, rispettivam., t. a riscaldamento, in cui un bagno di acqua e olio, controllato da un termoregolatore, viene riscaldato da una fiammella o, più comunem., da una resistenza elettrica, e t. a refrigerazione, nei quali sostanze frigorigene (gas e liquidi) sono sottoposti a cicli di espansione e compressione comandati da un termoregolatore. I termostati che permettono di mantenere temperature estremamente basse vengono detti criostati. 2. Nell’uso corrente, sinon. di termoregolatore.