terribile
terrìbile agg. [dal lat. terribĭlis, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Che incute terrore, che atterrisce: un t. mostro; visione, scena t.; una t. bufera; infliggere una pena t., t. castighi; la vendetta fu t.; pronunciò parole t. di minaccia; E vidivi entro t. stipa Di serpenti (Dante); con valore neutro in funzione di predicato: è t. il solo pensarlo. Anche di cosa che tiene l’animo sospeso in uno stato di ansia, di angoscia: abbiamo trascorso giorni t.; fu un momento t.; è t. questa incertezza. b. Che ha un aspetto tale da suscitare terrore o da intimorire profondamente: ecco vicino a lei uscir d’una macchia folta un lupo grande e t. (Boccaccio); La terribil sembianza di Medusa (Poliziano); il suo viso, il suo sguardo era t.; lo guardò con occhi t., con t. cipiglio. c. Di persona, che non conosce pietà o indulgenza; spietato, eccessivamente severo: un nemico t.; giudice, censore, critico t.; aveva un padre terribile. 2. Con valore iperb., grande, fortissimo, eccessivo, spec. di cosa che rechi dolore o disagio: ho un t. mal di testa, un t. mal di denti; faceva un freddo t.; dovette sopportare t. fatiche; faceva t. sforzi per non cedere; pativano una fame t.; ho una t. sete. Anche in tono ammirativo, per indicare qualità straordinaria: ha una forza t.; è d’una logica t.; era dotato di t. ingegno. ◆ Avv. terribilménte, in modo da incutere terrore: aveva un aspetto terribilmente mostruoso. Più spesso iperb., con valore superlativo (analogo a estremamente, straordinariamente, ecc.): soffriva terribilmente; è terribilmente noioso; mi è terribilmente antipatico (anche, scherz., terribilmente simpatico).