terrorismo
s. m. [dal fr. terrorisme]. – 1. Nella storiografia, il governo del Terrore in Francia, durante la Rivoluzione; per estens., regime politico, metodo di governo fondato sul terrore. 2. L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e sim.; possono farvi ricorso sia gruppi, movimenti o formazioni di vario genere (ma anche individui isolati), che vogliono conseguire mutamenti radicali del quadro politico-istituzionale, sia apparati, istituzionali o deviati, di governo interessati a reprimere il dissenso interno e a impedire particolari sviluppi politici: il fenomeno del t.; t. di estrema sinistra o destra; collusione del t. con la criminalità comune; l’organizzazione, le centrali, le basi del t. nazionale o internazionale; disciplina giuridica del t., l’insieme delle norme emanate in Italia tra il 1977 e il 1984 per fronteggiare, con misure sia repressive che premiali, il diffondersi dell’azione di organizzazioni clandestine nel paese. 3. In usi fig., t. culturale, t. psicologico e sim., metodi di polemica culturale o di pressione psicologica fondati sull’uso di argomenti semplicistici e intimidatorî.