terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della terzina seguente; la serie si chiude con un verso che rima col 2° dell’ultima terzina (ABA BCB ... YZY Z); è detta anche t. incatenata o, essendo stata usata per la prima volta da Dante, t. dantesca. 2. In musica, figura per la quale al valore di due note simili (per es. due crome) si sostituisce il valore di tre omonime (tre crome) senza alterare la durata complessiva del gruppo: si indica sovrapponendo al gruppo ternario la cifra 3. Come la quartina, la quintina e la sestina, appartiene alla categoria delle figure eccedenti, ed era in uso già nel sec. 14°. 3. a. Nel gioco delle bocce, sinon. raro di terna. b. Nel gioco della roulette, gruppo di tre numeri che si può giocare con una sola puntata. c. Nel gioco del lotto, termine usato in passato come sinon. di terno.