terzizzare
v. tr. Rendere terzo, equidistante dai due schieramenti politici contrapposti. ◆ Quest’ultima ipotesi, in realtà, è quella ben più dotata di concretezza e di attualità politica: influenzare il profilo programmatico, e anzi l’asse strategico, di ciò che è stato l’Ulivo, liberandolo sia da ogni vis antiberlusconiana e «girotondina» sia, soprattutto, da ogni tentazione alternativa. Insomma, «terzizzandolo». E come non vedere, in questo quadro, il valore di un riferimento come quello del primo Cittadino della Repubblica? (Rina Gagliardi, Liberazione, 2 gennaio 2005, p. 1, Prima pagina).
Derivato dall’agg. terzo con l’aggiunta del suffisso -izzare.