testiera
testièra s. f. [der. di testa1]. – 1. a. Parte dei finimenti del cavallo, costituita essenzialmente da una striscia di cuoio che passa sopra la nuca dell’animale (sopraccapo), dal frontale che gira intorno alla fronte, da un sottogola che passa sotto la gola, e dai montanti (o sguance), che poggiano sulle guance e terminano con il portamorso. b. Nel Medioevo e nel Rinascimento, l’armatura della testa del cavallo: se aveva i fori per gli occhi era detta t. a vista, in caso contrario t. cieca, la quale veniva adoperata nei tornei o nelle giostre in quanto, coprendo gli occhi del cavallo, non gli permetteva di scartare al momento dello scontro con l’avversario; al di sopra poteva portare la pennacchiera per il pennacchio e a volte, sulla fronte, un brocco o spuntone. 2. a. non com. Arnese (di legno o gesso o cartapesta o plastica) in forma di testa di donna, usato da modiste e parrucchieri per disporvi le acconciature o le parrucche. b. ant. Nella moda femminile del 14° sec., ornamento del capo, a forma di corona o diadema: una t. di perle. 3. a. La spalliera del letto che corrisponde alla posizione della testa del dormiente. b. non com. La parte alta di alcuni tipi di poltrone o sedili fatta in modo da offrire appoggio alla testa. 4. Nell’attrezzatura velica, il lembo superiore della vela quadra, inferito al pennone.