testimoniare
v. tr. e intr. [der. di testimonio] (io testimònio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Fare testimonianza, attestare o affermare come testimone, per propria diretta conoscenza: t. il vero, il falso; devi t. ciò che sai; posso t. che non è lui il colpevole; ognuno qui può t. che non sono stato io a provocare la rissa; t. di conoscere una persona. Usato assol., rendere testimonianza, rendere una deposizione in giudizio: chiamare, esser chiamato, andare a t.; avere, non avere facoltà di t.; non si trovava alcuno che contra a’ nobili volesse t. (Machiavelli). Con uso intr.: t. della verità di un fatto; t. su come si è svolto un incidente; ant., fare da testimone, confermando quanto altri dice: e di questo molti, sì come esperti, mi potrebbero t. a chi non lo credesse (Dante). 2. fig. Riferito a cose, costituire una prova, far fede: monumenti che testimoniano l’antica grandezza di un popolo; tutte queste distruzioni testimonieranno ai nostri figli la barbarie nemica; t. la propria fede, e t. il cristianesimo, Cristo o Il Vangelo, vivendo secondo il loro insegnamento. Come intr.: Enea venne di Troia in Italia, che fu origine de la cittade romana, sì come testimoniano le scritture (Dante). ◆ Part. pass. testimoniato, con valore passivo e uso assol., riferito a cosa della cui esistenza o del cui accadere si ha testimonianza scritta o altro documento: uso, vocabolo non testimoniato prima del Settecento; una tecnica testimoniata già nell’età neolitica.