tiflodidattico
agg. Che si riferisce ai centri, alla didattica e ai materiali didattici che rispondono alle esigenze educative e percettive dei bambini non vedenti o ipovedenti. ♦ «Per un non vedente, emozionarsi ammirando un'opera d'arte non è banale. Se non può usare gli occhi deve ricevere altri stimoli sensoriali, molto si può ancora fare», sprona Masto [Rodolfo M.]. Così i libri per la primissima infanzia: «Il materiale tiflodidattico, veicolo di integrazione per i bambini molto piccoli, utilizza il braille ma ormai anche altre tecniche innovative». (Elisabetta Andreis, Corriere della sera, 14 dicembre 2016, Milano, p. 6) • Romano Carletti si è distinto per un incredibile atto di solidarietà e generosità nei confronti di Jafhar, un bambino cieco dalla nascita, figlio di immigrati macedoni, che oggi ha 7 anni. Poichè la famiglia era impossibilitata a portarlo a scuola e il Comune non riusciva a garantire l’assistente sullo scuolabus, Romano ha deciso con i suoi mezzi di accompagnare il piccolo a scuola, a Pelago paesino a 30 km di distanza, ogni giorno per 8 mesi. Non solo: nonno Romano ha intrapreso una vera e propria battaglia per il riconoscimento dei diritti di Ojafer, a cui ormai si sente ormai profondamente legato. Si è attivato e alla fine ha ottenuto l’assistente, mobilitando istituzioni e coinvolgendo l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti con il suo centro di consulenza tiflodidattica perché il piccolo possa studiare come tutti grazie alla lettura e scrittura Braille. (Irma D'Aria, Repubblica.it, 1° dicembre 2019, Retina in salute) • "È ai nostri esperti dei centri di consulenza tiflodidattica – sottolinea Gaetano Minincleri, presidente regionale dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) – che gli insegnanti curriculari si rivolgono con crescente preoccupazione anche per i rischi che corrono i loro allievi vedenti, che cominciano a mostrare segni, per esempio, di secchezza oculare. E noi cerchiamo di rassicurarli e indirizzarli al meglio in base all'esperienza da noi acquisita negli anni e alle collaborazioni con importanti strutture pubbliche di medicina sul territorio". (Ansa.it, 21 aprile 2020, Sicilia).
Già attestato nella legge 20 gennaio 1994 n. 52 (art. 3: «rete dei centri di consulenza tiflodidattica»).
Composto dal confisso tiflo- aggiunto all’agg. didattico.