tignola
tignòla (ant. o letter. tignuòla) s. f. [lat. tardo tineŏla, dim. di tinea: v. tigna]. – Nome dei varî insetti lepidotteri della famiglia tineidi, noti anche come tarme: sono piccole farfalle cosmopolite che vivono nelle abitazioni e nei magazzini, i cui bruchi si cibano di tessuti e derrate alimentari, come la tignola comune (Tineola bisselliella) e la tignola dei panni (Tinea pellionella), entrambe distruttrici di lana e pellicce. Altre specie sono: la t. degli alveari (Galleria mellonella), il cui bruco si nutre della cera degli alveari; la t. del grano (Sitotraga cerealella) della famiglia gelechidi, il cui bruco si nutre di semi di molti cereali, fagioli, castagne secche, ecc., arrecando notevoli danni alle derrate alimentari; la t. grigia della farina (Ephestia kuehniella), le cui larve si cibano di sostanze vegetali conservate e lavorate; la t. orientale del pesco (Laspeyresia molesta), originaria dell’Estremo Oriente, oggi diffusa in America e in Europa, le cui larve si nutrono dei germogli e dei frutti del pesco.