tingere /'tingere/ (ant. tignere) [lat. tĭngĕre] (io tingo, tu tingi, ecc.; pass. rem. tinsi, tingésti, ecc.; part. pass. tinto)]. - ■ v. tr. 1. [dare a qualcosa un colore diverso da quello che aveva in origine, con le prep. di o in del secondo arg., anche nella forma tingersi: t. un tessuto di verde; tingersi i capelli] ≈ colorare, colorire. ‖ dipingere, pitturare. ↔ decolorare, scolorare, scolorire, stingere. ‖ sbiancare, schiarire. 2. [rendere sporco, anche con la prep. di del secondo arg.: la penna le ha tinto le mani di rosso] ≈ insudiciare, macchiare, sporcare. ↑ imbrattare, insozzare. 3. (fig.) [fare assumere un diverso colore, anche con la prep. di del secondo arg.: il sole al tramonto tingeva il cielo di rosso] ≈ colorare, colorire. ■ tingersi v. rifl. [darsi la tintura ai capelli: è una che si tinge] ≈ (fam.) farsi la tinta. ■ v. intr. pron. (con la prep. di) 1. [assumere un determinato colore: al tramonto la neve si tinse di rosa] ≈ colorarsi, colorirsi. ↔ [con uso assol.] sbiadirsi. 2. (fig.) [di stato d'animo, sfumare in un altro simile: l'attesa si tingeva di speranza] ≈ colorarsi, colorirsi. [⍈ DIPINGERE]