tipologia
tipologìa s. f. [comp. di tipo- e -logia, sul modello dell’ingl. typology]. – 1. Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati tipi formali e funzionali (t. morfologica e t. funzionale), o comunque dalla possibilità di venire ricondotti ad altrettanti tipi, e anche la teoria e la prassi con cui viene realizzata: t. umana, e t. costituzionalistica, in medicina; t. psicologica, in psicologia e psicanalisi; t. zoologica, che studia gli animali in quanto raggruppabili in tipi; t. vegetale, in fitogeografia, la individuazione di tipi generalizzati di vegetazione sulla base di determinati parametri: fisionomia, struttura e composizione floristica; t. sociologica, t. economica, che ha per oggetto le strutture e i fenomeni sociali ed economici; t. tecnica, t. industriale, in cui il tipo viene assunto a criterio distintivo e comparativo di prodotti e di strutture e manifestazioni della tecnica e dell’industria; t. edilizie, i tipi formali di costruzione e la loro funzionalità rispetto alle esigenze dei diversi insediamenti; t. archeologica, t. paletnologica, suddivisione e studio formale dei manufatti preistorici e archeologici; t. linguistica, evidenziazione degli elementi di omogeneità e diversità esistenti tra lingue anche appartenenti a ceppi molto diversi tra loro, al fine di classificarle in varî tipi caratterizzati da omologie formali e sostanziali (t. fonologica, morfologica, sintattica, ecc.); t. dei reati, t. delle pene, in diritto, il loro raggruppamento in gruppi secondo i varî tipi. 2. Negli studî biblici, sinon. di esegesi tipica (v. tipico1). 3. raro. Studio dei problemi che riguardano l’arte, la tecnica e l’attività tipografica.