tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito a situazioni della Grecia antica, pur esprimendo la non legittimità del potere, non comportava una valutazione negativa: i t. delle colonie greche dell’Asia Minore; il governo illuminato di Pisistrato, t. di Atene; ma già nella tradizione greca assunse un valore negativo e polemico che si fissò nel medioevo conservandosi fino all’età moderna: la rivolta degli Ateniesi contro la ferocia dei Trenta t.; il crudele dispotismo di Dionisio, t. di Siracusa; Romagna tua non è, e non fu mai, Sanza guerra ne’ cuor de’ suoi t. (Dante); i t. del Rinascimento, dell’Ottocento; abbattere, uccidere il t., un t.; l’antitesi alfieriana fra tiranno e eroe. b. letter. raro. Re, sovrano (senza intonazione negativa o polemica): io per te sono In odio a Libia tutta, a’ suoi tiranni, A’ miei Tirii, a me stessa (Caro). c. estens. e fig. Chi esercita la propria autorità o funzione di comando in modo dispotico, autoritario e oppressivo, con poco rispetto per la personalità altrui: era un comandante severissimo con i suoi soldati, e anche in famiglia era un t., o si comportava da t.; abbiamo un capoufficio che è un t., un vero t.; fare il t. con i figli, con i dipendenti; questo tiranno [=Amore] Che del mio duol si pasce, e del mio danno (Petrarca). In questi, e altri analoghi, usi estens. e fig., riferito non soltanto a persone ma anche a situazioni e fatti che costringono a determinati comportamenti, o impongono limiti e restrizioni, il termine acquista spesso valore di agg. (in funzione attributiva o predicativa), ed è adoperato anche al femm.: un maestro, un padre, un marito t., e una madre, una moglie, una preside tiranna; il tempo è t., e dobbiamo sbrigarci; per i poeti, la rima è spesso tiranna; Serbando sempre ... invitto Da le t. passioni il core (T. Tasso); quella paura di dar sospetto, cresciuta allora oltremodo, e fatta tiranna di tutti i suoi pensieri, l’aveva tenuto sempre inchiodato sulla panca (Manzoni). 2. Nelle compagnie drammatiche del passato, ruolo che comprendeva le parti importanti di uomo maturo nella tragedia, e corrispondeva a quello di padre nobile nella commedia. 3. In zoologia, nome comune degli uccelli appartenenti alla famiglia tirannidi, come il t. dal ventre giallo (Myiodynastes luteiventris), il t. vermiglio (Pyrocephalus rubinus) e Tyrannus tyrannus, diffuso in tutto il continente americano. ◆ Dim. e spreg. tirannèllo, tiran-nùccio; pegg. tirannàccio.