tiremmolla
tiremmòlla (o 'tira e mòlla'; meno com. tiramòlla, region. tiremòlla) locuz. usata come s. m., invar. – 1. Nel linguaggio marin., il procedimento con cui si dà contemporaneamente a tutti i pennoni l’orientamento opposto a quello che hanno in un determinato momento: perciò si tirano i loro bracci da un lato della nave e si mollano quelli del lato opposto (più usato in questa accezione il verbo controbracciare). In senso fig., fare a tira e molla, mostrarsi indecisi, alternare dinieghi e atti di condiscendenza, portare in lungo le trattative mostrandosi ora arrendevoli ora intransigenti. Con quest’uso è più frequente la grafia in tre parole tira e molla; più com. invece la grafia unita, con valore di vero e proprio sost., per indicare l’alternativa di azioni tra loro contrarie che ritarda la conclusione di qualche cosa: dopo un lungo tiremmolla, finalmente si sono messi d’accordo; o in quello di persona indecisa che ora sembra concedere ora nega, di persona che alterna rigore e indulgenza e sim.: è un tiremmolla (e, riferito a donna, una tiremmolla). 2. Nome di un gioco di società, detto anche gioco dei nastri: ogni giocatore tiene in mano l’estremità d’un nastro; al comando tirate! del direttore del gioco, che ha in mano le altre estremità, i giocatori devono allentare i nastri, e tirarli al comando mollate! Chi sbaglia paga pegno.