titano
s. m. [dal lat. Titanus, gr. Τιτάν -ᾶνος]. – 1. Nella mitologia greca, nome generico dei 6 figli maschi di Urano e di Gea (Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto, Crono), della generazione più antica degli dèi, che unitisi con le proprie sorelle (Tea, Rea, Temi, Mnemosine, Febe e Teti) generarono una serie di altre divinità, tra cui Zeus, figlio di Crono e di Rea, che domerà la ribellione dei titani precipitandoli nel Tartaro. L’appellativo di titano è attribuito spesso anche a Promèteo, in quanto figlio del titano Giapeto. 2. fig. a. Sinon. meno frequente e più letter. di gigante, per designare persona fortissima: ha la forza di un t.; o persona di grandissimo ingegno, di saldissima forza morale, che sovrasta di gran lunga ogni altro nel suo campo di attività: e chi oserebbe misurarsi con quel titano!; Shelley, spirito di titano Entro virginee forme (Carducci). b. Chi reagisce e si ribella a un potere superiore, anche se consapevole della propria sconfitta (v. titanismo). 3. In zoologia, genere di insetti coleotteri cerambicidi (lat. scient. Titanus), a cui appartiene la specie Titanus giganteus, lunga fino a 15 cm, diffusa nelle foreste tropicali dell’America Meridionale.