toboga
tobòga (non corretto tabòga; rari tobòggan o tobògan) s. m. [dall’angloamer. toboggan 〈tëbòġën〉, di origine algonchina], invar. – 1. a. Slitta leggera usata un tempo dagli Indiani canadesi, costituita da sottili assicelle di legno ricurve all’estremità anteriore a formare una voluta a semicerchio e fissate tra loro per mezzo di traverse: era trainata da cani, ma anche da uomini o donne, con corde disposte in croce all’altezza del petto. b. Nello sport invernale, slitta senza traino con cui si compiono discese su piste di neve in forte pendenza appositamente tracciate: è larga circa mezzo metro e lunga fin oltre 2 metri e presenta una struttura analoga a quella della slitta usata dagli Indiani canadesi (ma le assi possono essere anche di metallo o di legno laminato). Lo sport stesso che si pratica con questo tipo di slitta: una gara di toboga. 2. estens. Impianto costituito da un carrello scorrevole entro una guida su un piano inclinato, e più spesso da un semplice piano inclinato, con fondo di lamiera o di legno, e bordi rialzati (chiamato comunem. scivolo), usato in spiagge e piscine per tuffarsi nell’acqua, o in parchi e giardini attrezzati per giochi di bambini, e anche nei luna park, come divertimento.