tondo
tóndo agg. e s. m. [da rotondo, ritondo]. – 1. agg. a. Di forma circolare, cilindrica, sferica, o tendente a tale forma; è quindi lo stesso che rotondo, ma più pop., e può esprimere minore regolarità di contorni: un’apertura, una buca t.; un bastone t. e nodoso; la Terra è tonda. In parecchie locuz. l’uso di tondo è esclusivo o di gran lunga prevalente: fare il giro t. (v. girotondo); lima t. e mezzo tonda; t. come l’O di Giotto, di cosa perfettamente circolare (e fig., riferito a persona, tonto, semplicione); ha una testa t. come una palla, una faccia t. come la luna; e in genere, di parti del corpo (dove rotondo è usato più raram.): ha le guance belle t., piene; ha i fianchi t., o è tonda di fianchi. In tipografia, carattere t. (e spesso sostantivato: il tondo, in tondo), il carattere normale, in cui, diversamente che nel carattere corsivo, l’asse di ogni lettera è perpendicolare all’allineamento; si differenzia in t. minuscolo, maiuscoletto e maiuscolo, e comprende le serie t. chiaro, t. nero e t. neretto; insieme con il corsivo forma i cosiddetti «caratteri di testo». b. Nel linguaggio marin., nave t., la nave oneraria dell’antichità classica, di forme piene, con propulsione per lo più a vela; collo t., semplice giro di un cavo intorno a un oggetto; volta t., il percorso di una nave che fa un giro di 360°. c. Sign. e usi fig.: voce t., piena e sonora; cifra t. (meno com. numero t.), intera, senza frazioni o decimali, e si dice soprattutto di cifra che termina con uno o più zeri; sarebbero 1020 euro, ma facciamo 1000 euro, in cifra t. (analogam.: facciamo un conto t., arrotondando la cifra in più o in meno; sono cinque euro t., o tondi tondi); meno com. d’altre quantità o misure: sono trenta litri t., esatti; è stato via da casa cinque mesi tondi tondi. Con altro senso fig., non com., sciocco, sempliciotto, tonto: ma sei t. davvero!; un religioso, il quale, quantunque fosse t. e grosso uomo, nondimeno ... avea di valentissimo frate fama (Boccaccio); con questo senso si diceva anche, anticam., t. di pelo. In funzione avv., parlare, dire chiaro e tondo, con franchezza e apertamente, senza preamboli o reticenze, soprattutto quando si debbano dire cose spiacevoli: e io in vece vi dico chiaro e tondo che il cuore in pace non lo metterò mai (Manzoni). 2. s. m. Genericam., oggetto di forma circolare, cerchio di varia materia: un t. di cartone, di lamiera, d’ottone; o, più astrattamente, figura, forma circolare, circonferenza: disegnare, tracciare un t.; E vedräi il tuo credere e ’l mio dire Nel vero farsi come centro in tondo (Dante). Con sign. più particolari: a. Piatto, vassoio (oggi con questa accezione è poco com.): Fumavano le calde erbe da presso, Nel tondo (Pascoli); si riempì le tasche di ceci, guardando la ragazza, e dopo i monelli diedero il sacco al t. (Verga), saccheggiarono il vassoio dov’erano stati posti i ceci abbrustoliti. Anche, sottocoppa, o altro oggetto simile. b. Nella classificazione della legna da ardere si chiamano tondi i pezzi tagliati dei tronchi, di circa 10 cm di diametro. c. Dipinto su tela, su tavola o anche affrescato, di forma circolare anziché quadrangolare: il tondo Doni di Michelangelo; quell’espressione tenue di sofferenza e di stanchezza, che forma l’umano incanto delle Vergini ne’ tondi fiorentini del tempo di Cosimo (D’Annunzio); anche, qualsiasi elemento decorativo di forma circolare, usato nell’ornamentazione, cromatica o plastica, di pareti, volte, soffitti, mobili, ecc. d. Scultura a tutto o di tutto t. o semplicem. tutto t. (anche in grafia unita, tuttotondo, v.), la scultura a tutto rilievo, compiuta in ogni sua parte, sicché si può girare intorno a essa (per es., le statue). Per il mezzo t., v. mezzotondo. e. Locuz. avv. in tondo, a tondo, tosc. alla tonda, in giro, in cerchio, tutt’intorno: disporsi, correre, girare in t.; Noi aggirammo a t. quella strada (Dante); S’i’ fosse ’mperator, sa’ che farei? A tutti mozzerei lo capo a tondo (Angiolieri); Quando le genti siedono alla tonda Avanti al fuoco (Pascoli); anche raddoppiato: in tondo in tondo, a tondo a tondo (e talora senza prep., tondo tondo). Nell’industria cartaria, macchina in tondo, adoperata nella fabbricazione di carta a nastro continuo oppure in fogli, di qualità molto fine e con buoni effetti di filigrana. ◆ Dim. tondétto e meno com. tondino, tondettino, tonderèllo; accr. tondóne, quasi esclusivam. come sost. (v. tondone).