torcitura
s. f. [der. di torcere]. – 1. In genere, l’operazione del torcere, torsione; anche, nell’uso di qualche regione, spremitura (delle olive) compiuta nello strettoio. 2. Nell’industria tessile indica varie operazioni che si compiono sui filati: a. L’operazione, eseguita con la torcitrice, intesa a dare al filo di seta greggia o al filamento di fibre artificiali o sintetiche una prima torsione (torsione di filato), seguita, per il filato destinato all’ordito (organzino), da una seconda torsione (torsione di torto) impartita da macchina torcitrice simile alla prima. b. Il procedimento, discontinuo o continuo (per falsa torsione), inteso a conferire ai filamenti di fibre sintetiche o artificiali un certo grado di voluminosità e di elasticizzazione. c. L’insieme delle operazioni con le quali si ottiene un filato di seta o un filamento di fibre sintetiche o artificiali direttamente utilizzabili in tessitura partendo dal filo di seta greggia proveniente dalla trattura o dal filamento proveniente dalla fibra. d. L’operazione con la quale due o più filati vengono accoppiati per mezzo di torsione (operazione detta più propriam. ritorcitura). e. Il termine indica inoltre (per ellissi o per metonimia) il reparto o lo stabilimento in cui si eseguono le operazioni suddette.