tramare
v. tr. [der. di trama]. – 1. Raro nel sign. proprio di mettere, inserire la trama nell’ordito: chi vuol lavor gentile, ordisca grosso e trami sottile (prov. tosc.). 2. Comune in senso fig., macchinare, preparare nascostamente un intrigo, un’azione in danno di altri (cfr. l’analogo uso di ordire): t. un inganno; t. una congiura; ebbe la sensazione che qualche cosa si tramava ai suoi danni; che cosa state tramando?; c’era qualcuno che tramava in segreto per affrettare la sua caduta, per provocare la sua rovina. 3. intr. pron., raro. Di un tessuto, consumarsi, logorarsi fino a ridursi alla sola trama (cfr. ragnare, ragnato): i suoi calzoni, sempre troppo corti, ... lasciavano vedere le calze tramate dall’uso (Jovine).