tramezzo2
tramèżżo2 s. m. [comp. di tra- e mèzzo1]. – Elemento situato in mezzo a due o più altri elementi. Si usa spec. nei seguenti sign. tecnici: 1. a. Struttura sottile che serve a dividere un ambiente in due parti: un grande solaio diviso in due locali con un t. di legno. In edilizia, muro sottile (detto anche muro divisorio) che non ha funzione portante, ma solo di separazione di ambienti contigui, costruito, in genere, con mattoni forati in coltello (t. in foglio) o, meno frequentemente, con mattoni in spessore (t. a una testa); per tramezzi leggeri sono oggi comunem. usate lastre di gesso, carpilite, legno truciolare, ecc. b. Nella scenotecnica medievale, la parete di legno che costituiva il fondo della scena, fornita di porta centrale. c. Nell’architettura religiosa, termine equivalente del fr. jubé. 2. In botanica, sinon. di setto (v. setto2, n. 1 c). 3. Striscia di merletto tra due lembi di stoffa, usata per ornamento di biancheria, ecc. (fr. entredeux). ◆ Dim. trameżżétto, trameżżino (per un sign. particolare, v. la voce).