tranquillita
tranquillità s. f. [dal lat. tranquillĭtas -atis]. – La condizione di chi o di ciò che è tranquillo; stato di calma, di quiete fisica o spirituale. In senso fisico: la t. del mare era assoluta (più com. la calma); t. dell’aria, non agitata da venti; in questa casa si gode una certa t., non si è disturbati da rumori, o da altri fastidî e disturbi; dopo i tumulti di ieri la t. è tornata in tutto il paese; turbare la t. pubblica, espressione del codice penale, ora non più in uso (v. quiete, n. 2 b). In senso morale e spirituale, pace, serenità dell’animo non turbato da timori, preoccupazioni, rimorsi, ecc.: cercare, raggiungere la t. dell’animo; lo faccio per t. della mia coscienza; perdere, riacquistare la propria t.; se mio marito ti sentisse, ... ne seguirebbe che mai in pace né in riposo con lui viver potrei, dove ora amata da lui in bene e in t. con lui mi dimoro (Boccaccio); con valore più limitato, la condizione di chi non teme rischi, di chi è sicuro del successo di una sua azione: possiamo guardare al futuro, o procedere, o proseguire nell’impresa, con molta t.; avere, raggiungere, aspirare alla t. economica, a un reddito sicuro e costante, anche se non alto.