transfobia
s. f. Avversione ossessiva nei confronti dei transessuali. ◆ «La violenza delle esternazioni delle gerarchie vaticane contro le unioni di fatto tra persone omosessuali – ha spiegato ieri Roberta Padovano del Coordinamento – la tracotanza della classe politica che le assume e le fa proprie, i balbettii e i silenzi del governo su questo tema mostrano quanto potere ha ancora l’omofobia e la transfobia in Italia». (Tiziana Catenazzo, Repubblica, 27 giugno 2007, Torino, p. VI) • Cristina ha 40 anni, l’abito lungo e nero, il velo che le incornicia il viso. […] quando è nata, Cristina era maschio, Marco, ma a 20 anni ha cambiato sesso, per poi trovare la sua vocazione. Un caso unico, difficile da accettare per i vescovi fedeli al Papa. Ora è una religiosa della Riconciliazione, la piccola comunità monastica nata in Italia dalla chiesa vetero-cattolica, vicina a quella anglicana. È stata sua, ieri sera, la testimonianza più toccante alla veglia di preghiera torinese per le vittime di omofobia e transfobia. (Vera Schiavazzi, Corriere della sera, 5 aprile 2008, p. 27, Cronache).
Composto dal s. m. e f. inv. trans, forma accorciata di transessuale, con l’aggiunta del confisso -fobia.