trasandato
traṡandato agg. [part. pass. di trasandare]. – Trascurato, negletto. Al contrario del verbo trasandare, è voce d’uso corrente, sia con valore prossimo al verbale: professione anticamente assai celebre e in uso, poi trasandata (D. Bartoli); parte coltivava, anzi dissodava l’orticello d’Agnese, trasandato affatto nell’assenza di lei (Manzoni); sia, e più spesso, con valore di vero e proprio agg., di cosa fatta o tenuta con poca cura, di persona che mostra trascuratezza nel lavoro e soprattutto nel vestire e nell’acconciatura: un lavoro t.; con uno stile sciatto e t.; elegante negli abiti negletti e quasi t. (Bacchelli); è molto t. nel vestire; va in giro tutto trasandato. ◆ Avv. traṡandataménte, in modo trasandato: vestire, lavorare trasandatamente.