trascorrere
trascórrere (letter. ant. transcórrere) v. tr. e intr. [dal lat. transcurrĕre, comp. di trans- «trans-» e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. tr. a. letter. Correre, o anche soltanto passare, avanzare attraverso: da caccia tornando stanco, irato sotto ardente sole transcorre per li lati campi (Sannazzaro); percorrere un luogo, uno spazio, passando oltre: quasi baleno Le vie trascorri, e premi ed urta il vulgo Che s’oppone al tuo corso (Parini); trascorso quasi in un subito l’intervallo che è tra le nuove e le antiche Indie (Leopardi). In usi fig., percorrere con la mente, passare in rassegna: s’i’ trascorro il ciel di cerchio in cerchio, Nessun pianeta a pianger mi condanna (Petrarca); quindi esaminare, considerare: assai bene è trascorsa D’esta moneta già la lega e ’l peso (Dante), è stata esaminata; t. un libro, t. le pagine di un libro, scorrerlo, farne un primo sommario esame. b. Frequente, anche nel linguaggio com., riferito al tempo, passarlo: abbiamo trascorso insieme molte ore liete; quest’anno trascorreremo le vacanze in montagna; trascorse la giovinezza nella solitudine della casa paterna. 2. intr. (aus. essere) a. letter. Passare, andare oltre: essendo temerariamente trascorsi tanto innanzi, ... non potevano ... ritirarsi senza gravissimo pericolo (Guicciardini); Tancredi ... Si mira a dietro, e vede ben che lunge Troppo è trascorsa la sua audace gente (T. Tasso). b. fig., letter. Dello sguardo, volgersi ad altro oggetto: diede una distratta occhiata alla finestra ... I suoi occhi trascorsero poi sulle pareti fumose della tiepida cucina (Jovine). Dell’animo, essere affetto da un sentimento nuovo e per lo più improvviso: I’ son per te in tal dolor transcorso Che son per dare alla mia vita bando (Poliziano). Passare, con la mente o col racconto, ad altro argomento: Però trascorro a quando mi svegliai (Dante); e per indicare un passaggio rapido, lieve: la fantasia trascorre da un’immagine all’altra, da un sogno all’altro. c. Riferito al tempo, usato anche nel linguaggio com., passare: le ore trascorrevano liete e serene; ormai è trascorso un altro inverno; come sono trascorse presto le vacanze!; quando si è in attesa, pare che il tempo non trascorra mai. d. In quest’ultimo, e anche in altri sign., l’infinito è spesso sostantivato: l’inesorabile t. del tempo, il lento t. delle ore; il sognante t. delle immagini nella fantasia; la costa raccolta, dilavata Dal trascorrere iroso delle spume (Montale). 3. intr. (aus. avere) Andare oltre i limiti consentiti dalle regole di un buon comportamento, dal senso di equilibrio, dal dominio di sé: in tanto furor transcorse, che ... s’avvisò con la morte di Restagnone l’onta ... vendicare (Boccaccio); qualche volta la Gertrudina trascorreva a qualche atto un po’ arrogante e imperioso (Manzoni); si lasciò trascorrere ad atti di violenza; trascorsero a vie di fatto; con uso assol.: nel rispondergli ha trascorso, ha trasceso, ha oltrepassato i limiti. ◆ Part. pres. trascorrènte, anche come agg., spec. nell’espressione tecn. faglia trascorrente, faglia con movimento dominante nel piano orizzontale. ◆ Part. pass. trascórso, anche come agg., passato, soprattutto nel sign. temporale: le età trascorse; una donna, il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa (Manzoni). Per l’uso come s. m., v. la voce.