trascorrere /tra'skor:ere/ [dal lat. transcurrĕre, comp. di trans- "trans-" e currĕre "correre"] (coniug. come correre). - ■ v. tr. [vivere un certo periodo di tempo da qualche parte o in un certo modo: t. le vacanze in montagna; t. un'infanzia serena] ≈ occupare (o. il tempo libero con gli amici), passare, spendere. ■ v. intr. 1. (aus. essere) [di periodo di tempo, avere il suo svolgimento: le ore trascorrono liete] ≈ decorrere (è decorso un anno dalla sua morte), fluire, passare, (lett.) preterire, scorrere. 2. (aus. avere) (non com.) [varcare i limiti della convenienza, della buona educazione, spec. per rabbia, stizza e sim., con la prep. a o assol.: nel rispondergli ha trascorso] ≈ e ↔ [→ TRASCENDERE v. intr.]. ● Espressioni: trascorrere a vie di fatto [assol., trasformare la discussione in uno scontro fisico, anche con valore recipr.: i due litiganti trascorsero a vie di fatto] ≈ passare dalle parole ai fatti, trascendere a vie di fatto, [con valore recipr.] malmenarsi, [con valore recipr.] picchiarsi. 3. (fig.) [andare da una cosa, o da un tema, all'altro: t. dal serio al faceto] ≈ [→ TRAPASSARE v. intr. (1)].