trascrivere
trascrìvere (ant. transcrìvere) v. tr. [dal lat. transcriběre, comp. di trans- «trans-» e scribĕre «scrivere»] (coniug. come scrivere). – 1. Scrivere un testo desumendolo da altra scrittura; è voce più tecnica e d’uso più limitato di copiare, indicando di solito un’operazione più attenta e diligente: t. (da un libro) alcune frasi significative; ti trascrivo a macchina, per più chiarezza, il suo illeggibile manoscritto; t. un conto nel libro mastro; t. diplomaticamente un codice, un documento, in trascrizione diplomatica (v. trascrizione, nel sign. 1); t. il testo di una conferenza registrata su nastro magnetico. In partic., nell’uso giuridico, curare la trascrizione di un atto. 2. a. Scrivere secondo un diverso sistema grafico; t. un nome cinese, o greco, russo, ecc., in caratteri latini; t. foneticamente, secondo la trascrizione fonetica. b. estens. Curare la trascrizione di un pezzo di musica (v. trascrizione, nel sign. 4). c. In informatica (per traduz. dell’ingl. to transcribe), trasferire dati tra diversi tipi di memorie o da un supporto a un altro, per es. da disco a nastro magnetico, previa eventuale conversione del loro formato. ◆ Part. pass. trascritto, anche come agg.: un codice, un nome arabo trascritto.