trascurare [der. di curare, col pref. tras-]. - ■ v. tr. 1. [non avere sufficientemente a cura: t. lo studio, la famiglia] ≈ disinteressarsi (di), (pop.) fregarsene (di), (pop.) infischiarsi (di), (non com.) negligere, (pop.) sbattersi (di), (lett.) tenere in non cale, (ant.) traccurare, tralasciare. ↔ avere (o prendere) a cuore, badare (a), curare, interessarsi (di), occuparsi (di), prendersi cura (di), preoccuparsi (di), tenere in (gran) conto. 2. [compiere un'omissione, una dimenticanza: non vorrei t. nessun elemento utile di giudizio] ≈ dimenticare, omettere, (lett.) postergare, (lett.) preterire, (lett.) pretermettere, saltare, scordare, tralasciare. ↔ considerare, menzionare, prendere in considerazione, tenere conto (di). 3. [non tenere in considerazione un elemento, una quantità, ecc.: nel calcolo si possono t. le cifre decimali] ≈ ignorare, tralasciare. ↔ considerare, valutare. ■ trascurarsi v. rifl. [non avere sufficiente cura di sé, spec. nella salute o nel decoro esteriore: è un po' di tempo che si trascura] ≈ lasciarsi andare. ↔ avere (o prendersi) cura di sé, curarsi.