trasformare
(ant. transformare) v. tr. [dal lat. transformare, comp. di trans- «trans-» e formare «dare forma»] (io trasfórmo, ecc.). – 1. Ridurre in forma diversa dalla primitiva, far mutare di figura e di aspetto, di struttura e di funzione. È verbo di larghissimo uso e può riferirsi a mutamenti di qualsiasi genere, provocati dall’opera della natura, dall’intervento dell’uomo, da fatti d’ordine soprannaturale: niuna volta la conobbe, né ella lui: tanto la età ... gli avea trasformati (Boccaccio); il quartiere nello spazio di pochi anni sarà completamente trasformato; i lavori di bonifica hanno trasformato la regione; la vita militare lo ha molto trasformato; l’uso di Internet ha trasformato il nostro modo di vivere. Con la particella pron., come rifl. o intr., assumere forma e figura, struttura e funzione, diversa dall’originaria: in un cervo solitario e vago Di selva in selva ratto mi trasformo (Petrarca); la città si trasforma di giorno in giorno; quello che doveva essere un piacere si trasformò per lui in una fastidiosa incombenza. 2. Con accezioni specifiche: a. In riferimento a mutamenti strutturali o funzionali di minerali, o di organi o tessuti animali o vegetali: un aumento di pressione tende a t. i componenti di una roccia in altri di minore volume molecolare; la crisalide si trasforma in farfalla; un fusto trasformato in rizoma. b. In matematica, t. una frazione in altra di denominatore dato, trovare una frazione equivalente a quella data, che abbia tale denominatore. Per altri usi del verbo in matematica, v. trasformazione (n. 2 b). c. Nel gioco del rugby, t. una meta, conseguire due punti, da aggiungere ai quattro conquistati con una meta, realizzando il tiro particolare che si chiama appunto trasformazione; nel linguaggio del calcio, t. un calcio di rigore, realizzarlo. ◆ Part. pres. trasformante, che trasforma, che opera una trasformazione: fenomeni, processi trasformanti; principio trasformante, in batteriologia, l’acido desossiribonucleico, per la sua proprietà di indurre il fenomeno della trasformazione; proteina trasformante, in patologia, proteina in grado di operare la trasformazione cellulare. ◆ Part. pass. trasformato, anche come agg.: vettura trasformata; in istologia, epitelio trasformato, epitelio le cui cellule hanno subìto qualche trasformazione in senso metaplastico, neoplastico, ecc.; in matematica (anche s. f.), di ente che si ottiene da un altro mediante una trasformazione (v. trasformata).