trasformismo
s. m. [der. di trasformare; nel sign. biologico, dal fr. transformisme]. – La tendenza a trasformare, a trasformarsi. In partic.: 1. In biologia, sinon. (non più in uso) di evoluzionismo. 2. a. Termine affermatosi nella pubblicistica politica italiana negli anni successivi al 1880, per indicare il processo di dissoluzione dei vecchi partiti storici italiani, Destra e Sinistra, e il loro confluire in maggioranze parlamentari, costituite non sulla base di stabili e generali programmi, ma intorno a problemi contingenti e soprattutto intorno a personalità singole di grande prestigio, le quali, attuando di volta in volta combinazioni tra i varî gruppi, finivano per essere il solo elemento stabile della vita politica: il t. di Depretis, di Giolitti. b. Con riferimento alla politica contemporanea, il termine, che originariamente aveva una connotazione positiva, è stato assunto a significare, con tono spreg. o comunque polemico e negativo, sia ogni azione spregiudicatamente intesa ad assicurarsi una maggioranza parlamentare o a raf-forzare la propria parte, sia la prassi di ricorrere, invece che al corretto confronto parlamentare, a manovre di corridoio, a compromessi, a clientelismi, senza più alcuna coerenza ideologica con la linea del partito.