trasmissione /trazmi's:jone/ s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre "trasmettere", part. pass. transmissus]. - 1. a. [il trasmettere, il passare qualcosa da un soggetto, da un corpo, ecc., a un altro] ≈ passaggio, trasferimento, [di una malattia e sim.] contagio. ↔ acquisizione, acquisto, ricezione. b. (burocr.) [il trasmettere una pratica ad altro ufficio: t. dei documenti] ≈ inoltro, invio, spedizione. c. (inform.) [passaggio di dati all'interno di un calcolatore o fra un calcolatore e altre unità] ≈ trasferimento. d. (filol.) [serie di vicende attraverso cui un testo viene tramandato] ≈ tradizione. e. (giur.) [con riferimento a diritti, beni, ecc., il passare da un titolare a un altro] ≈ e ↔ [→ TRASFERIMENTO (3)]. f. (fis.) [il trasmettere energia: t. di calore] ≈ diffusione, emissione, irradiazione, propagazione. 2. (telecom.) a. [operazione di trasmettere con mezzi di telecomunicazione radiofonici o televisivi] ≈ messa in onda. ⇑ comunicazione, diffusione. b. [al plur., il complesso dei vari mezzi di comunicazione radiofonici, televisivi, ecc.: essere addetto alle t.] ≈ telecomunicazioni. c. (estens.) [opera, rubrica, ecc., trasmessa per radio o televisione: una t. interessante] ≈ emissione, programma.