trasmodare
v. intr. [der. del lat. trans modum «oltre la misura»] (io trasmòdo, ecc.; aus. avere), non com. – Andare oltre la misura, eccedere: tu trasmodi nel mangiare, nel bere; sapeva godersi la vita senza trasmodare; temo di aver trasmodato reagendo a quel modo. Come intr. pron., poet. ant.: La bellezza ch’io vidi si trasmoda Non pur di là da noi, ma certo io credo Che solo il suo fattor tutta la goda (Dante), non solo trascende la possibilità di noi mortali, ma ecc. ◆ Part. pres. trasmodante, anche come agg., che trasmoda, eccessivo: una trasmodante passionalità travagliava ed oscurava e confondeva la vita politica nazionale (Bacchelli). ◆ Part. pass. trasmodato, anche come agg., di persona che eccede in qualche cosa: è trasmodato nel bere. ◆ Poco com. l’avv. trasmodataménte, in modo smodato.