trasudato
s. m. [part. pass. sostantivato di trasudare]. – In fisiopatologia, il liquido filtrato attraverso le pareti dei vasi capillari, proveniente dal plasma sanguigno, che si raccoglie in eccesso negli spazî interstiziali dei tessuti (edema) o nelle cavità sierose (idrope), in seguito a stasi circolatoria venosa o linfatica, ad alterazioni dell’equilibrio osmotico o oncotico, ecc.