trasviare
trasvïare v. tr. [der. di via2, col pref. tras-] (io trasvìo, ecc.), ant. – Sviare, fare uscire di via: il famigliare, ragionando co’ gentili uomini di diverse cose, per certe strade gli trasviò e al luogo del suo signore, senza che essi se n’accorgessero, condotti gli ebbe (Boccaccio); come intr. pron., sviarsi: colà, dove mai uomo non compariva, neanche trasviatosi per ismarrimento di strada (D. Bartoli). In senso fig.: tornando a ciò che io cominciato avea, da che giusto sdegno un poco m’ha trasviata più che io non credetti (Boccaccio), mi ha fatto deviare dall’argomento della novella. Raro nel senso fig. di far uscire dalla retta via dell’onestà, della virtù, che è invece proprio del verbo traviare.