trattino
s. m. [dim. di tratto2]. – Breve lineetta che, in tipografia e nella scrittura, serve a dividere una parola in fin di riga (di qui la denominazione più estesa di trattino, o tratto, di divisione), e che inoltre, indipendentemente dalla posizione della parola nella riga, può essere adoperato: per tenere distinti i due o più elementi che costituiscono una parola composta (per es.: non-senso, anglo-tedesco, extra-fine, 2-fenil-γ-benzopirone); per unire due o più nomi o numeri o segni (per es.: il rapido Milano-Roma-Napoli, l’incontro Pertini-Mitterrand, un volume in-8°, le categorie C1-C2); per unire due o più gruppi di parole o nomi, numeri o segni (e in questo caso si lascia per lo più uno spazio prima e dopo il trattino; per es.: la regione Trentino - Alto Adige; n. Nizza 1807 - m. Caprera 1882 (dando le date di nascita e di morte di un personaggio); la ferrovia Lecce - Gagliano - Leuca); per delimitare una parte di parola scritta separatamente (per es.: il prefisso ri-, il suffisso -istico, lat. occasio -onis, pre- e post-bellico); con altre funzioni, talvolta più ornamentali che funzionali, più o meno comuni agli altri tipi di lineetta.