tregua /'tregwa/ o /'trɛgwa/ s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germ.]. - 1. (milit.) [sospensione temporanea delle ostilità stabilita dai belligeranti] ≈ moratoria. ‖ armistizio. 2. (estens.) [cessazione temporanea di un contrasto personale, di una rivendicazione politica, ecc.: t. sindacale] ≈ (ant.) dimora, (non com.) moratoria. ‖ armistizio, pace armata. 3. (fig.) [momento in cui una situazione spiacevole, dolorosa e sim., si interrompe temporaneamente: sofferenze che non hanno t.; non dare un attimo di t.] ≈ cessazione, interruzione, (non com.) mora, pausa, (lett.) remora, requie, respiro, sospensione, sosta. ‖ pace, (lett.) posa, riposo. ▲ Locuz. prep.: senza tregua [in modo continuo, senza fermarsi mai: ha piovuto senza t. per giorni] ≈ continuamente, da mattina a sera, di continuo, giorno e notte, incessantemente, ininterrottamente, sempre, senza interruzione (o posa o riposo o requie o sosta). ↔ a intervalli, a tratti, a volte, discontinuamente, di tanto in tanto, ogni tanto, saltuariamente.