tremulo
trèmulo agg. e s. m. [dal lat. tremŭlus, der. di tremĕre «tremare»]. – 1. agg. Che tremola, tremolante: Le mie parole sono ... Tremule come le fronde Del pioppo (D’Annunzio); pioppo t., meno com. di tremolo sost.; t. fili d’erba; un t. vecchietto; una t. fiammella; le t. stelle; aveva la voce t.; il suono t. dell’armonium; dolce lagrimetta, Pari a le stille tremule, brillanti, Che a la nova stagion gemendo vanno Da i palmiti di Bacco (Parini); una porta, coperta di specchi, nei quali il mio viso appariva t. e deformato (C. Levi). V. anche la forma meno com. tremolo. 2. s. m. Forma molto più rara e limitata di tremolo.